Le origini pagane della festa di San Valentino

Prima di tutto , San Valentino era un vescovo romano vissuto tra il 2° e 3° secolo dopo Cristo.
Molte persone sanno che San Valentino è in origine una festa cattolica. Ma ci sono anche un minor numero di persone che conoscono le sue precedenti radici pagane.
Sappiamo che gli etruschi ad esempio nel periodo di febbraio festeggiavano Februus , cioè il dio della morte e della purificazione.

Il mese di febbraio è anche associato con Lupercalia. Parte dei rituali svolti durante i festeggiamenti è il februa.

Februa è un rituale di purificazione eseguita per scacciare gli spiriti maligni in tutta la città o comunità e per garantire la fertilità per la stagione primaverile.

Celebrata il 15 febbraio Lupercalia , invece , era una festa della fertilità dedicato a Fauno, cioè protettore del bestiame ovino e caprino dall’attacco dei lupi , altra leggenda vuole che sia una festa dedicata ai fondatori di Roma: Romolo e Remo.

Febris (dea pagana ) era celebrata nel mese di Febbraio, festeggiata maggiormente il giorno 14 , con le Februalia, festività che coincidevano con i Lupercalia, dedicati al Dio Fauno e alla Dea Febris, per cui le due divinità vennero spesso fuse o confuse. Con l’avvento del Cristianesimo Febris fu sostituita col culto di Santa Febronia, inizialmente venerata appunto il 14 febbraio, poi dirottata al 25 giugno.

Alcuni credono invece che San Valentino si celebra a metà del mese di febbraio per commemorare l’anniversario della morte o di sepoltura del vescovo romano San Valentino che probabilmente si è verificato intorno all’anno 270 a febbraio , un modo per “cristianizzare” la festa pagana di Lupercalia.